Tecniche più naturali per future mamme
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  • 10 Gennaio, 2013

Nuove tecniche per favorire il concepimento. Contenendo i rischi legati alla iperstimolazione delle ovaie

Sembra un paradosso il tentativo di rendere più naturali le tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). Eppure proprio di questo si è discusso a Roma, al convegno Strategie per migliorare i risultati della Pma. L’obiettivo? Incrementare le percentuali di successo, tenendo conto dell’aumento dell’età media delle donne coinvolte (36,3 anni), il numero dei cicli di stimolazione ormonale e il rischio di iperstimolazione ovarica.

«Da un lato si sta cercando di ottimizzare la produzione e la qualità degli ovociti, dall’altro di rendere più “fertile” il terreno dell’impianto in utero» precisa Ermanno Greco, direttore del Centro di medicina della riproduzione dell’European Hospital di Roma.

«Si sta sperimentando l’uso di alcuni ormoni, come il Dhea, precursore del testosterone, che aumenterebbe la quantità di ovociti prodotti. E anche di un integratore “naturale” (mio-inositolo) che, nelle donne con ovaio policistico, è in grado di far maturare un maggior numero di follicoli ».

Pubblicazione: IoDonna
Autore: Paola Trombetta
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  • Ermanno Greco
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  • Medicina della riproduzione