In Italia gli stessi risultati ottenuti nei centri di infertilità internazionali

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato in parte incostituzionale la legge 40, rimuovendone alcune limitazioni, come l’impossibilità di inseminare più di tre ovociti per ciclo ed anche di crioconservare embrioni soprannumerari, sono stati fatti grandi passi in avanti nell’ambito della fecondazione assistita in Italia.

Uno studio del Centro di Medicina della Riproduzione dell’European Hospital di Roma, presentato al Congresso della Federazione Italiana delle società scientifiche della riproduzione, ha messo in evidenza come fino al 2009, il tasso di gravidanza clinica è stato del 31.3%, il tasso di impianto del 17.6% e il tasso di nati vivi del 26.9% . Dopo il maggio 2009, con la rimozione delle limitazioni in particolare quella che non permetteva di inseminare più di tre ovociti per ciclo, il tasso di gravidanza clinica è salito al 35.1%, il tasso di impianto è passato al 20.8% ed il tasso di nati vivi ha raggiunto il 30.9%.
“L’inseminazione di un numero di ovociti maggiore di tre – afferma il Prof. Ermanno Greco, direttore del Centro di Medicina della Riproduzione dell’European Hospital di Roma – permette di effettuare una selezione degli embrioni da trasferire, consentendo di ottenere migliori tassi di impianto, gravidanza clinica e nati vivi; la possibilità di crioconservare embrioni, inoltre, permette di ottenere un ulteriore incremento del tasso di gravidanza per ciclo”. Di qui il messaggio lanciato dal Prof. Greco è chiaro: “inutile andare all’Estero, in Italia si possono raggiungere gli stessi risultati ottenuti nella gran parte dei centri di infertilità internazionali”.

Pubblicazione: Generazione Italia
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