Crioconservazione degli ovociti: 'congelare' il sogno di un figlio
TORNA INDIETRO
- 15 Dicembre, 2012
Crioconservazione degli ovociti: ‘congelare’ il sogno di un figlio
Aspettare l’uomo giusto, padre perfetto per i propri figli. Ma, intanto, il tempo passa e l’orologio biologico continua a ticchettare. Cosa fare per non perdere la possibilità di procreare e, allo stesso tempo, non fare scelte affrettate solo per rispondere al bisogno di maternità? La soluzione è congelare preventivamente gli ovociti. Una scelta da fare quando si è ancora giovani, entro i 35-36 anni, per poter rimandare anche a più tardi la gravidanza.
“Si parla ancora poco di questa opzione – sottolinea Ermanno Greco, direttore del Centro di Medicina e biologia della riproduzione dell’European Hospital di Roma – e moltissime donne non sanno nemmeno che è qualcosa di concretamente fattibile.
“Si parla ancora poco di questa opzione – sottolinea Ermanno Greco, direttore del Centro di Medicina e biologia della riproduzione dell’European Hospital di Roma – e moltissime donne non sanno nemmeno che è qualcosa di concretamente fattibile.
L’importante è farlo prima possibile, quando si è ancora abbastanza giovani da produrre ovociti forti e in grado di sopravvivere allo scongelamento, quando finalmente si creano le condizioni per il concepimento. Nel nostro centro abbiamo già avuto 50 pazienti che hanno optato per questa soluzione, tutte fra i 30 e i 35 anni”. Quando la paziente ‘single’ prende la decisione di congelare le proprie uova, “si procede con uno o più cicli di stimolazione ormonale – spiega Greco – successivamente si prelevano gli ovociti e si congelano per l’uso futuro”.
CATEGORIE