7 regole per combattere l'infertilità maschile
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7 regole per combattere l'infertilità maschile

  • 26 Maggio, 2017

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Negli ultimi 20 anni il tasso di infertilità maschile è letteralmente raddoppiato e solo in Italia, 1 maschio su 3 è a rischio. L’infertilità maschile, oltre ad essere un problema medico e sociale, rappresenta quasi la metà delle cause dell’infertilità di coppia , contrariamente a quanto si pensava fino a non molto tempo fa: le capacità del liquido seminale si stanno progressivamente abbassando. L’infertilità maschile rappresenta sì un problema medico, ma influisce senza dubbio sulla vita sessuale di una coppia e sulla sfera psicologica dell’uomo, che perde fiducia in se stesso.
Perchè siamo arrivati a questo punto? I fattori sono molteplici: inquinamento del pianeta, cambiamenti nello stile di vita, nella dieta e poca, pochissima prevenzione che dovrebbe essere fatta, invece sin dal periodo adolescenziale. Le insidie però si nascondono anche negli oggetti che usiamo ogni giorno e nei prodotti per la cura del corpo: sono molte le sostanze chimiche con cui si entra in contatto quotidianamente e che interferiscono e alterano il sistema ormonale. Si è arrivati dunque a parlare di “femminizzazione del maschio” poichè a cambiare è anche lo standard delle misure antropometriche, come la lunghezza del pene.
Per esaudire comunque il desiderio di diventare genitori, una coppia, oggi, può ricorrere a tecniche di fecondazione assistita che rappresentano una valida cura per molteplici problematiche, tra cui quella dell’infertilità maschile.
Partiamo però dalle basi e cerchiamo di capire quali regole fondamentali adottare per cercare di preservare la fertilità maschile.

1. Non fumare

Il fumo, oltre ad essere causa di molte malattie cancerogene e patologie polmonari, danneggia l’intero sistema cardiovascolare, creando danni specifici alle arterie che portano il sangue e pressione al pene, contribuendo a provocare i disturbi dell’erezione. Gli spermatozoi di un fumatore, inoltre, vengono prodotti in quantità minore e sono meno vitali, con maggior rischio di anomalie genetiche. La cattiva qualità degli spermatozoi conduce ad una riduzione dei concepimenti e ad un aumento del numero di aborti spontanei. Nei fumatori incalliti il calo degli spermatozoi è del 22% e la loro capacità fecondativa è fortemente compromessa: ciò spiegherebbe il motivo per cui i fumatori che hanno un liquido seminale normale hanno una scarsa fertilità o soffrono addirittura di infertilità maschile.
Smettere di fumare ha ovviamente degli effetti positivi sulla fertilità, viste e considerate le numerose conseguenze negative sulla salute, ma fa sì che anche la donna sia meno esposta al fumo passivo.

2. Non doparti

Va da sé come anche tutte le droghe, sia leggere che pesanti, possono portare all’infertilità maschile. Gli steroidi anabolizzanti, ad esempio, sono molto diffusi nelle palestre e hanno lo scopo di stimolare la produzione di proteine per aumentare la forza e la massa muscolare. Per ottenere questi risultati però, occorre assumere grandi quantità di steroidi anabolizzanti per molto tempo, con conseguenti effetti collaterali gravi come: riduzione dei testicoli, scomparsa degli spermatozoi, in aggiunta alla perdita dei capelli, alla crescita del seno e ai tumori al fegato. Dal punto di vista psicologico, chi usa troppi steroidi può diventare molto aggressivo o al contrario depresso e sviluppare una vera e propria dipendenza. Il danno alla fertilità e alla salute, dunque, è certo: non è il caso di correre rischi inutili solo per migliorare l’aspetto fisico.

3. Non bere

L’abuso di alcol danneggia sia la produzione che la qualità degli spermatozoi: a livello del liquido seminale sono stati registrati dei danni a livello di motilità, vitalità e struttura, con un aumento di danni irreversibili alla coda e una ridotta capacità di fecondazione. Anche per chi ha un organismo sano, per altri versi, è stato registrato come il consumo di alcol nel 45% dei casi provochi una riduzione degli spermatozoi, mentre in un altro 45% generi anomalie morfologiche. Fumo e alcol assieme rappresentano una combinazione micidiale per la salute riproduttiva dell’uomo: i due fattori si potenziano a vicenda nel causare l’infertilità maschile. Bere, infine, può provocare impotenza, calo della libido sessuale oltre ad un’alterazione delle caratteristiche sessuali secondarie. Smettere di bere è una regola d’oro per chi ha intenzione di recuperare la propria fertilità e preservare l’attività sessuale.

4. Attento al caldo

Gli spermatozoi sono molto sensibili al caldo, motivo per cui i testicoli si trovano all’esterno del corpo. Spesso, però, le condizioni lavorative (stare troppo tempo seduti) e di vita (come il surriscaldamento del pianeta) espongono lo scroto a temperature che possono danneggiare gli spermatozoi, soprattutto se per un lungo periodo: anche se apparentemente non alte, basta un solo grado centigrado in più rispetto al normale per alterare il tutto. Per chi è costantemente esposto ad alte temperature, come cuochi, tintori, chi lavora negli alti forni, è stato osservato un arresto parziale o completo della produzione degli spermatozoi, con un aumento di quelli con anomalie genetiche. C’è da precisare come non si tratti di un danno permanente, ma se si sta cercando di avere un figlio bisogna controllare anche l’esposizione alle alte temperature.
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5. Scegli un’alimentazione sana e fai sport

Anche un’errata alimentazione può provocare infertilità maschile, motivo per cui è fondamentale evitare di assumere per periodi prolungati cibi ricchi di grassi, che possono fungere da fattore di innesco del diabete, e alimenti con troppo sale che provocano ipertensione: diabete e ipertensione sono fattori associati a difficoltà di erezione, oltre a costituire importanti fattori di rischio cardiovascolare. L’obesità, dal canto suo, determina uno squilibrio ormonale con una diminuzione di testosterone e un aumento di estrogeni femminili: fare una regolare attività fisica è cruciale. Attenzione però agli eccessi: lo stress da super allenamento e il doping, specialmente ormonale, sono decisamente un rischio per una normale vita sessuale e riproduttiva. Alcuni sport poi sono a rischio per traumatismo nella regione pelvica/perineale, come ad esempio il ciclismo da strada, che può provocare un microtrauma cronico con danno neurologico e vascolare.

6. Attento allo stress

Prendersi cura di se stessi è fondamentale per stare bene e per volersi bene, soprattutto. Lo stress è nemico della sessualità: chi dedica troppo tempo al lavoro, o chi si sottopone ad eccessivo sforzo fisico, possono andare incontro ad un blocco della produzione di testosterone ed un eccessivo rilascio di adrenalina e serotonina che possono produrre disturbi erettivi transitori.

7. Esegui periodicamente dei controlli

Questa è probabilmente la Regola delle regole: troppo spesso chi soffre di infertilità maschile ha sottovalutato per troppo tempo l’aspetto legato alla prevenzione, senza mai essersi sottoposto ad un’adeguata visita specialistica. La salute andrologica inizia già dopo i 18 anni di età: l’adolescente deve parlare con il proprio medico di fiducia e rivolgersi poi ad uno specialista per eseguire un esame del liquido seminale. Le visite, ovviamente, devono poi proseguire in età adulta e anche in terza età, quando il disturbo dell’erezione potrebbe mascherare altre patologie come malattie vascolari, diabete e affezioni prostatiche.
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