Diagnosi preimpianto nel pubblico
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  • 22 Ottobre, 2013

Diagnosi preimpianto nel pubblico?

Sì ma farla in modo qualificato

La diagnosi genetica preimpianto pagata dal Servizio sanitario nazionale? È giusto, ma è importante che sia fatta “in modo qualificato”. Lo ha detto il dottor Ermanno Greco, direttore del Centro di Procreazione assistita dell’European Hospital di Roma, commentando la notizia della decisione con cui il tribunale di Roma ha intimato una Asl capitolina a effettuare l’esame su una coppia fertile affetta da fibrosi cistica.

“È vero che la diagnosi deve essere offerta ai pazienti che soffrono di determinate patologie – spiega Greco – ma è bene che l’esame sia effettuato in centri qualificati che abbiano già esperienza nel settore”. Si tratta infatti di un esame per il quale “servono attrezzature particolari ed esperienze specifiche”. E che verrà comunque sempre fatto “in collaborazione con un centro privato” perché, ricorda, consta di due momenti: il prelievo delle cellule dall’embrione fecondato in vitro e l’analisi genetica “che al momento si fa solo in laboratori privati”. Greco ricorda inoltre l’esistenza di un registro internazionale cui i centri che fanno la “Pgd” (questo l’acronimo del test) comunicano i loro dati. Per garantire la prestazione anche attraverso il pubblico, “il Servizio sanitario nazionale potrebbe convenzionare quei centri che hanno già elevata competenza in materia”, suggerisce Greco.
di fae – 22 ottobre 2013 16:59 fonte ilVelino/AGV NEWS Roma

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